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Continua la persecuzione ai danni dei cristiani in Nigeria!
Ancora 70 cristiani massacrati in Nigeria!
Altri 70 cristiani a Gbeji, un villaggio dello Stato di Benue, nella Nigeria centrale, sono stati uccisi dai cosiddetti pastori musulmani Fulani.

 

La denuncia – del 25 ottobre scorso – parte dal Morning Star News, l’agenzia di difesa dei cristiani perseguitati, con sede negli USA.

 

Questa nuova strage di cristiani dimostra ancora una volta la già endemica mancanza di protezione da parte delle autorità verso i cristiani nella Nigeria centrale.

 

“In soli due giorni, oltre 70 cristiani sono stati uccisi dai miliziani Fulani”, ha confermato il presidente del Consiglio del governo locale, Terumbur Kartyo.

 

Inoltre, Terumbur Kartyo ha aggiunto che “la scorsa settimana i Fulani musulmani hanno sparato e ferito più di cento cristiani in altri due villaggi, Udei e Yelewata, sfollando migliaia di persone”.

 

Bede Bartholomew, residente nella zona, testimonia al Morning Star News che “finora circa 36 cadaveri delle vittime sono stati recuperati”.

 

Un altro residente della zona, Terrence Kuanum, ha confermato che i pastori musulmani Fulani “hanno seminato il caos in molte parte dello Stato”.

 

Come se non bastasse, lo scorso 18 ottobre, a Daudu, i Fulani hanno ucciso un altro cristiano, Philip Tavershima Tyohenna, che stava lavorando nella sua fattoria, ha detto un residente della zona, John Terver.

 

E il 12 ottobre, a Yelwata, i Fulani musulmani hanno ucciso altri cinque cristiani, secondo un residente locale:

 

“I Fulani hanno attaccato la nostra comunità di Yelwata verso le 13:00 di mercoledì 12 ottobre. Cinque cadaveri sono stati recuperati nelle loro fattorie. Altri sei cristiani sono stati colpiti e feriti”, ha testimoniato un sopravvissuto, James Orduen.

 

Waku Christopher, membro del Consiglio del governo locale di Guma, ha confermato l’uccisione dei cinque cristiani.

 

Secondo l’agenzia SIR, organo d’informazione della Conferenza Episcopale Italiana, più di 200 agricoltori, in maggioranza cristiani, sono stato massacrati lo scorso 23 giugno in alcuni villaggi dello Stato centrale di Plateau, altri 15 uccisi il 23 aprile, compresi due sacerdoti, don Joseph Gor e don Felix Tyolaha.

 

I cristiani in quelle zone sono molto preoccupati, racconta a SIR un missionario salesiano, Padre Roberto Castiglione, da 15 anni in Nigeria:

 

“I giovani di quelle regioni non si sentono al sicuro. La polizia non è efficace. I fulani si muovono armati e sembra vogliano costringere con la paura le popolazioni locali ad abbandonare quelle terre per poi impossessarsene”.

 

Ma il calvario dei cristiani nella Nigeria non finisce qui.

 

Nel nord-ovest del paese, cinque ragazze cristiane delle scuole superiori sono ancora in cattività dopo che militanti estremisti islamici le hanno rapite nel giugno 2021.

 

“Queste ragazze sono state con i loro rapitori per un anno e quattro mesi: sono state maltrattate, torturate e violentate”, ha detto l’attivista per i diritti umani Hauwa Mustapha Babura in una dichiarazione.

 

Le ragazze cristiane sono Elizabeth Ogechi Nwafor, Esther Sunday, Rebecca James, Neempere Daniel e Bilha Musa.

 

“Il governo nigeriano dovrebbe con urgenza fare tutto il possibile per salvare i nostri bambini rapiti nelle mani dei terroristi”, ha affermato Haruna in una nota.

 

Il portavoce dello stato di Kebbi, Yahaya Sarki, ha affermato che gli sforzi continuano per garantire il rilascio degli studenti rimanenti.

 

Danjuma Haruna, presidente dell’Associazione genitori e insegnanti della Nigeria, ha chiesto al governo di garantire il rilascio delle ragazze rapite.

 

Secondo il rapporto 2022 della World Watch List di Open Doors, la Nigeria ha il primato nei numeri di cristiani uccisi per la loro fede l’anno scorso, 4.650 uccisioni, rispetto ai 3.530 dell’anno precedente.

 

Il numero di cristiani rapiti è stato anche il più alto in Nigeria, con oltre 2.500, rispetto ai 990 dell’anno precedente, secondo il rapporto del WWL.

 

La Nigeria è seconda solo dietro la Cina nel numero di chiese attaccate, con 470 casi, secondo il rapporto.

 

È chiaro che di persecuzione religiosa si muore in Nigeria e se non si muore, si vive molto male. Eppure, l’informazione ufficiale tace molti episodi e l’Unione Europea resta alla finestra, a guardare questo strazio.

 

L’Osservatorio intende colmare questo vuoto informativo. Operiamo affinché cresca la consapevolezza di questo dramma.

 

Preghiamo per i cristiani perseguitati nel mondo e particolarmente in Nigeria.
Raccogliamo più firme possibili!
I dati del Rapporto di ACS, tra gennaio 2021 e dicembre 2022, parlano chiaro. Nel mondo, in un 1 Paese su 3, il diritto alla libertà religiosa non è pienamente rispettato. Vale a dire in 61 nazioni su 196. In totale, quasi 4,9 miliardi di persone, pari al 62% della popolazione mondiale, vivono in nazioni in cui la libertà religiosa è fortemente limitata.

Firma subito la petizione alla presidente Meloni per dimostrarle che siamo in tanti ad avere a cuore il bene di tanti nostri fratelli e sorelle!
Aderisci anche tu