Lo scorso 16 luglio il tribunale regionale di Leoben (Austria) ha processato due ragazzi musulmani di 15 e 16 anni.
I due giovani avevano pianificato un attentato alla scuola media di Bruck an der Mur, la cittadina dove vivevano entrambi.
Come informa il Gatestone Institute, parlando in tribunale i ragazzi – che hanno entrambi precedenti di violenza e criminalità – hanno ammesso: “Volevamo sparare a tutti i cristiani della scuola!”. E alla domanda su come avrebbero reagito se la polizia fosse intervenuta, hanno risposto: “Ci saremmo arresi”, aggiungendo però che chi uccide i cristiani va in paradiso!
Evidentemente c’è un problema di integrazione. Sebbene siano nati in Austria, infatti, i due ragazzi, come molti altri loro coetanei di religione islamica, si sono radicalizzati. Tanto da voler fare dell’Austria un califfato, come essi stessi hanno confessato.
Del resto, un rapporto del maggio scorso ha rilevato che nelle moschee austriache si insegna ai giovani musulmani a non fare amicizia con i nativi austriaci o con altri non musulmani.
Questi fatti dimostrano che l’Austria sta seduta su una bomba a orologeria. Di attentati simili per fortuna ne sono stati sventati molti negli ultimi anni. E però sono la spia che davvero la situazione è grave.
Secondo il rapporto Hate crime, recentemente pubblicato dal Ministero degli Interni austriaco, la maggior parte dei crimini motivati dal pregiudizio anticristiano si sono consumati a Vienna.
Ti elenco alcuni esempi.
– A luglio di quest’anno, in un giardino di preghiera viennese, sono state trovate le statue di Gesù e Maria decapitate.
– Nell’aprile 2022 un uomo musulmano ha inseguito, picchiato e preso a calci un cristiano che distribuiva Bibbie per le strade di un quartiere di Vienna.
– Nell’ottobre 2020 una folla di islamici, composta da circa 50 persone, si è messa a gridare “Allah Akbar!” (Allah è il più grande!) all’interno di una chiesa della capitale austriaca.
– Nell’aprile 2020, sopra la stazione ferroviaria Traisen-Markt, i passeggeri hanno trovato le scritte “I cristiani devono morire” e “Allah Akbar”.
– Nel maggio 2017, un immigrato è stato filmato mentre lanciava oggetti e colpiva con un lungo palo la grande croce davanti alla parrocchia di St. Marein, provocando danni per 15.000 euro.
– Nel dicembre 2016, un richiedente asilo musulmano afghano di 22 anni ha pugnalato una donna cristiana di 50 anni perché stava leggendo la Bibbia.
– Nel marzo 2014, dopo aver ascoltato canti musulmani, un uomo ha compiuto atti vandalici contro alcune chiese e ne ha profanate quattro, ribaltando o distruggendo statue, croci e altari.
Gli episodi di cristianofobia sembrano essere aumentati a tal punto da aver reso necessaria la richiesta di un centro di segnalazione.
L’iniziativa è partita dal portavoce regionale di Democrazia Cristiana, Jan Ledóchowski, che sottolinea: «In un tempo di discriminazione verso il cristianesimo, sempre più cristiani devono sperimentare l’esclusione, il disprezzo e perfino la violenza. Con la nostra petizione e il necessario ufficio di segnalazione delle ostilità contro gli episodi di cristianofobia, vogliamo dare voce a queste persone».
Va però precisato che c’è anche un elevato numero di casi non denunciati, perché non tutti gli episodi di discriminazione sono rilevanti ai sensi del diritto penale. Tuttavia, come precisano i membri di Democrazia Cristiana, «il mobbing e i commenti sprezzanti sui social e sugli altri media portano ad un vero e proprio clima di paura e vergogna tra molti cristiani».
E bisogna dire che la colpa non è tutta e solo dei musulmani.
Gli attacchi infatti arrivano anche dagli ambienti laicisti, progressisti, liberali e “democratici” del nostro mondo occidentale. E, in un certo senso, sono quelli più preoccupanti e odiosi.
Il pregiudizio anticristiano è molto forte e porta a discorsi e gesti discriminatori e offensivi, che mirano a eliminare ogni riferimento al cristianesimo dallo spazio pubblico.
Di fronte a questo odio dell’Europa per se stessa, la popolazione islamica cresce sempre più.
Attualmente ci sono più studenti musulmani che cattolici nelle scuole di diverse città austriache.
Nel 2021, i musulmani erano l’8,3% della popolazione. Secondo un rapporto PEW del 2017, entro il 2050, potrebbero invece arrivare ad essere fino al 19,9%.
Insomma, l’islam sta preparando la sua rivincita dopo la storica sconfitta, proprio a Vienna, del 1683?