Siamo sicuri che anche tu, come noi, hai sentito un tonfo al cuore davanti alle immagini che stanno arrivando dalla Turchia e dalla Siria a seguito del terribile e devastante terremoto che lunedì ha colpito i due Paesi.
I racconti dei soccorritori sono agghiaccianti.
Ti immagini cosa significa trovare tra le macerie i disegnini di un figlio o la bambola di una figlia? A noi si gela il sangue pensando al ritrovamento, in mezzo ai detriti, di una manina o di una ciocca di capelli privi di qualsiasi soffio di vita.
È tremendo! Non ci sono parole per descriverlo.
E in Siria la situazione sembra essere ancora più tragica, specie ad Aleppo, la terza maggiore città cristiana del mondo arabo, dopo Beirut e Il Cairo.
Mons. Antoine Audo, vescovo cattolico della città di Aleppo, confessa di “non aver mai visto nulla di simile … a pezzi la cattedrale di San Giorgio, la chiesa dell’Annunciazione, l’acqua è sparita assieme alla luce e al riscaldamento. L’unico posto con un generatore e un pasto caldo è il convento dei francescani [della Custodia della Terra Santa]”.
Anas Habbas, un superstite, così testimonia: “Sono corso giù dalle scale come un pazzo, il bimbo in braccio, mia moglie incinta per mano. In strada, c’erano decine di famiglie scioccate. Qualcuno era in ginocchio e piangeva, pregava come se fosse il giorno del giudizio. Molto peggio di quando qui bombardavano e sparavano”.
Tra le quasi 2.000 vittime del terremoto in Siria c’è anche padre Imad Daher, sacerdote che si occupava della parrocchia della Vergine Maria, dei melchiti greco-cattolici di Aleppo.
Di fronte a tutto ciò, non possiamo restare a guardare.
Forse ti ricorderai, Aleppo è un posto caro ai sostenitori dell’Osservatorio sulla Cristianofobia.
Perché, in partnership con l’Associazione pro Terra Sancta (ATS) dei Frati Francescani della Custodia di Terra Santa, l’Osservatorio è andato tante volte incontro ai bisogni dei cristiani vittime della guerra civile in Siria.
Per questa ragione lanciamo un appello a te e a tutti i suoi sostenitori per aiutare concretamente le vittime di questo terremoto.
La tua possibile offerta sarà devoluta, come per il passato, direttamente all’Associazione Pro Terra Sancta (ATS) dei Frati Francescani della Custodia di Terra Santa.
Teresa Cinquina, membro dell’ATS, ieri ci ha contattato per chiedere urgentemente un aiuto.
E nella tragedia, ci sono due buone notizie:
-La prima è che la Fondazione Mediolanum si è resa disponibile a raddoppiare ogni Euro che sarà raccolto.
Così, qualunque sia il valore del tuo aiuto oggi, questo verrà raddoppiato da Mediolanum! Per fare un esempio, se versi 100 Euro, saranno 200 Euro ad arrivare ai terremotati in Siria.
-La seconda è che ATS, insieme ai Francescani della Custodia di Terra Santa, è già pienamente operativa ad Aleppo, e anche in altre città, come Knayeh, Yacoubiyeh e Latakia e Homa.
L’associazione è già al fianco delle famiglie e dei bambini colpiti, con aiuti di primo soccorso, assistenza sanitaria e distribuzione di pasti caldi.
L’inviato di ATS, Giacomo Pizzi, già si trova ad Aleppo e ci fa sapere che “sono già confermati 1.509 decessi e circa 3.548 persone ferite, oltre agli edifici crollati. Si continua a scavare senza sosta tra le macerie, molta gente è scappata dalle case, al buio, perché non c’è più corrente elettrica … al momento la situazione è di panico”.
E il numero delle vittime, purtroppo, è sempre in aggiornamento.
Ma noi, insieme, possiamo fare qualcosa! Possiamo andare in soccorso ai nostri fratelli siriani!
Fai la tua libera offerta e noi ci occuperemo personalmente di far arrivare il tuo contributo all’Associazione pro Terra Sancta, tramite deposito presso la Banca Mediolanum.
Dobbiamo fare in fretta, in modo che il nostro aiuto arrivi il prima possibile alle vittime del terremoto in Siria.
Ricostruire e tornare alla normalità non sarà né facile né rapido, ma con il tuo e il nostro sforzo potremo certamente contribuire a migliorare la situazione.