I leader religiosi del Regno Unito insieme per contrastare l’antisemitismo e la persecuzione dei cristiani.
L’arcivescovo di Canterbury Justin Welby, insieme a altri leader cristiani ed ebrei inglesi, ha denunciato attraverso una lettera co-firmata e inviata al quotidiano The Times, la crescita di sentimenti e atteggiamenti antisemiti nel Regno Unito, esprimendo preoccupazione anche per le ripetute persecuzione contro i cristiani in molte parti del mondo.
Un appello condiviso, tra gli altri, dal rabbino capo della Gran Bretagna, Ephraim Mirvis, dal cardinale Vincent Nichols della Chiesa cattolica in Inghilterra/Galles e dall’arcivescovo Gregorious, della Chiesa greco-ortodossa.
I quattro leader religiosi hanno ribadito la loro preoccupazione per l’aumento dei fenomeni di antisemitismo nel Regno Unito: «Un “sentimento” antisemita che sta crescendo sia nella vita pubblica sia nella rete attraverso i social media. Essendo responsabili di molte comunità ebraiche e cristiane presenti nel Regno Unito – proseguono –, non possiamo che esprimere la nostra angoscia per una situazione che sta degenerando. L’antisemitismo – prosegue l’appello – non può e non deve trovare spazio nella società. Coloro che occupano posizioni di potere e che hanno maggior possibilità di influenzare l’opinione pubblica sono chiamati ad essere più responsabili e a dare ascolto alle nostre preoccupazioni. Allo stesso modo – si legge –, denunciamo la situazione che nel mondo vede accrescere i sentimenti anti-cristiani con persecuzione e violenze in molte parti del mondo».
La lettera ricorda ancora: «L’umanità è fatta a immagine di Dio. Dunque, ognuno di noi deve perseguire il comandamento biblico che chiede comunità eque e generose verso gli stranieri e verso i propri popoli. La nostra fede ci impone di parlare, di denunciare, di difendere la verità, di celebrare le diversità e la comune umanità; di essere una voce sola e solidale verso chi ha bisogno nella ricerca del bene comune».
L’appello è rivolto a tutte le persone di fede, «affinché agiscano insieme per promuovere la comprensione religiosa e culturale, per chiedere l’eliminazione dei pregiudizi religiosi e “razziali” con particolare riferimento all’antisemitismo attraverso l’educazione, il dialogo e l’azione sociale».
La lettera (oltre ai quattro leader religiosi citati) è stata firmata dai rabbini Laura Janner-Klausner, Joseph Dweck, Danny Rich, Jonathan Wittenberg, da Susan Brown, moderatora della Chiesa di Scozia, da Hugh Osgood, moderatore delle Chiese libere.
Il presidente del Ccj (Consiglio cristiano-ebraico) e vescovo di Lichfield Michael Ipgrave ha affermato: «Questa lettera arriva dopo una recente indagine statistica che ha evidenziato quanto nella popolazione ebraica del Regno Unito siano forti i motivi di preoccupazione e paure per i sempre più frequenti episodi di antisemitismo. La ricerca dice che il 29% dei residenti di religione ebraica sostiene di voler lasciare il Pese per emigrare in luoghi considerati più sicuri. Dobbiamo, come chiese, essere ispiratori di fede – conclude Ipgrave –. Agire per sradicare l’antisemitismo dalla società e costruire comunità che rispettino gli individui, celebrandone le diversità».