Paura durante la Messa dell’Epifania. Dopo essere salito sull’altare, l’immigrato ha danneggiato il leggio del parroco. Se l’è cavata con 102 euro di multa.
Momenti di paura durante la Santa Messa dell’Epifania in una chiesa di Milano. Un immigrato egiziano di 21 anni è salito sull’altare e ha urlato una bestemmia, poi ha danneggiato il leggio dal quale il parroco stava svolgendo la funzione.
Dopo l’arresto se l’è cavata con una multa da 102 euro per il reato di bestemmia, previsto dall’articolo 724 del codice penale. “È questa l’integrazione modello-Milano? È questo il rispetto per la nostra cultura?”, chiede ora il capogruppo di Fratelli d’Italia in Regione Lombardia, Franco Lucente.
Il blitz nella parrocchia della Beata Vergine Immacolata e di Sant’Antonio in viale Corsica è scattato ieri. Erano da poco passate le sei di sera quando, a funzione già inoltrata, l’egiziano è entrato in chiesa di Milano e, dopo essere salito sull’altare, ha lanciato una bestemmia gelando il sangue dei presenti. Poi si è fiondato contro il leggio da cui il parroco stava svolgendo la funzione. I fedeli hanno immediatamente chiamato la polizia e, quando le volanti sono arrivate sul posto, hanno ammanettato il 21enne che è apparso agli agenti particolarmente agitato. Una volta portato fuori dalla chiesa, lo hanno arrestato per resistenza e denunciato per le bestemmie proferite. “Alla fine se la cava con appena cento euro di multa per aver offeso la nostra religione…”, commenta il deputato leghista Paolo Grimoldi. “Siamo in Italia e a questo egiziano è andata bene – continua l’esponente del Carroccio – se un cristiano in uno Stato islamico avesse bestemmiato contro Allah in una moschea sarebbe stato linciato subito dai fedeli o giustiziato dalle autorità. Altro che multa da cento euro”.
Nelle tasche dell’immigrato i poliziotti hanno trovato diversi grammi di droga e per questo è stato anche accusato di detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Da Fratelli d’Italia fanno sapere che da parte del sindaco di Milano Beppe Sala non è arrivata “neanche una parola” mentre “da parte di tutti i buonisti da salotto” solo una “alzata di spalle”. “Questo è il valore delle nostre tradizioni, che possono essere calpestate da tutti?”, si è chiesto Lucente. “Se fosse stato un cristiano a bestemmiare in una moschea di Milano – ha rimarcato l’assessore regionale alla Sicurezza, Riccardo De Corato – oltre alle reazioni violente dei musulmani, avremmo dovuto assistere a chissà quanti strepiti della sinistra, che invece è sempre silenziosa quando a essere insultata è la religione cristiana, usando due pesi e due misure”.