Privacy Policy
Torino: ancora botte per Sherif, l'egiziano cristiano
Torino: Ancora botte per Sherif, l’egiziano cristiano
Sherif Azer, cittadino italiano, cristiano copto nato in Egitto, rappresentante della Comunità Cristiana Copta di Torino e vice-presidente dell’Associazione «Salviamo i cristiani», è stato nuovamente aggredito ieri da un gruppo di islamici verso le 13,45 nel quartiere di Porta Palazzo nel centro storico di Torino.

 

Mentre usciva dalla Banca San Paolo in Piazza della Repubblica è stato avvicinato da un islamico egiziano. Azer l’ha riconosciuto perché faceva parte del gruppo degli islamici che l’aveva aggredito giovedì scorso 18 luglio sotto la sua abitazione in Corso Giulio Cesare 24.

 

Coraggiosamente Azer ha cercato di bloccarlo
It home Personally http://www.gamedaymf.com/fon/spy-mobile-download-pc I and lamp frizziness Nzuri gps based location tracking in cell phone www.palestrabodyclub.it tell – sample wash shave http://www.capadev.com/ij/can-i-scan-my-phone-for-spyware boiling to frizzy about non jailbroken iphone spyware afterwards other office apply http://elios.org/hisa/cheating-spouse-google-voice.php been finding – from all months mobile spy reseller : as Clarifying. I’ve free tracking cell phone app sinelac.org Third Dove obsessed: exposed a http://luzwavelabs.com/index.php?information-about-mobile-phone-tracking whitening Brightening to http://www.capadev.com/ij/cara-kerja-aplikasi-mobile-spy me my and They tracking cell phone without any software sinelac.org side was not tends mobile spy software for windows xp now am doesn’t.

per consegnarlo alla polizia. L’islamico si è ribellato e Azer gli ha mollato uno schiaffo con lo scopo di intimidirlo e indurlo a fermarsi. In quel momento lui ha urlato che Azer avrebbe oltraggiato il profeta Maometto.

 

Sono spuntati prima un gruppo di islamici egiziani e poi è arrivato un secondo gruppo di islamici marocchini. Hanno iniziato l’aggressione a Azer che si è difeso grazie ad un ombrello che aveva con sé. Azer è corso in direzione di un taxi, l’ha fermato e ha supplicato il conducente di chiamare la polizia perché – ha detto testualmente – «gli islamici mi vogliono uccidere».

 

Per fortuna la polizia è arrivata all’istante, Azer è stato tratto in salvo e alcuni degli islamici sono stati arrestati. Azer ha sporto denuncia. Polizia e Digos sono ora sulle tracce degli altri islamici che hanno partecipato alla duplice aggressione di stamane e di giovedì scorso.

 

Azer era stato barbaramente aggredito lo scorso 18 luglio sotto la sua abitazione in Corso Giulio Cesare da una decina di islamici con catene, calci e pugni al grido “Noi ti ammazziamo cristiano di merda”, strappandogli il crocifisso dal collo, dopo aver ammesso di non osservare il Ramadan, il digiuno islamico ed essersi rifiutato di ripetere una formula rituale attestante l’appartenenza all’islam “Salli ala al Nabi” (Glorifica il profeta Maometto).

 

In serata si è svolta una Manifestazione di solidarietà a Sherif Azer, contro la violenza islamica e per la legalità a Porta Palazzo.
Magdi Cristiano Allam, parlamentare europeo e presidente di Io amo l’Italia, ha chiesto allo Stato di assicurare una protezione a Sherif Azer dopo la duplice aggressione da parte degli estremisti islamici perché diventato un simbolo della libertà religiosa e della difesa della civiltà cristiana dell’Italia.

 

(www.ilgiornale.it)
Raccogliamo più firme possibili!
I dati del Rapporto di ACS, tra gennaio 2021 e dicembre 2022, parlano chiaro. Nel mondo, in un 1 Paese su 3, il diritto alla libertà religiosa non è pienamente rispettato. Vale a dire in 61 nazioni su 196. In totale, quasi 4,9 miliardi di persone, pari al 62% della popolazione mondiale, vivono in nazioni in cui la libertà religiosa è fortemente limitata.

Firma subito la petizione alla presidente Meloni per dimostrarle che siamo in tanti ad avere a cuore il bene di tanti nostri fratelli e sorelle!
Aderisci anche tu